Risnata Quedraogo und Odile Diabouga am Schulbrunnen, Burkina Faso | © Isso Bationo

Il 2022 in immagini

Passiamo in rassegna con dodici scatti questo anno decisamente singolare.
DI: Andrea peterhans., Kathrin krämer. – 11 dicembre 2022
© Isso Bationo

Gennaio: perdere quel poco che si ha

Feuer im Camp der geflüchteten Rohingyas, Bangladesch | © Helvetas Bangladesh
© Helvetas Bangladesh

In Bangladesh, il rischio che scoppi un incendio nel campo profughi più grande del mondo è altissimo: quasi un milione di persone vive in spazi ristretti e cucina all’aperto. Nell’arco di un anno, il fuoco è divampato già due volte e ha tolto quel poco che avevano innumerevoli famiglie Rohingya rifugiatesi qui dopo la fuga dal Myanmar. Volontari del luogo e dei villaggi circostanti, formati da collaboratrici e collaboratori locali di Helvetas, riportano le fiamme sotto controllo e prestano aiuti di prima necessità. Le persone colpite ricevono vestiti, coperte e materassi. E, appena possibile, un nuovo tetto sopra la testa.

Febbraio: lontano da casa

Help Point in Palanca, Moldawien | © Patrick Rohr
© Patrick Rohr

La notte scorsa queste tre giovani donne erano ancora a casa loro vicino alla città ucraina di Mykolaiv, ora sono rifugiate in un paese straniero. A Palanca, una cittadina moldava di confine, la collaboratrice di Helvetas Liuba Mirsa le accompagna verso una tenda riscaldata messa a disposizione dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), dove Viktoria Sgerya può finalmente allattare e cambiare il pannolino alla figlia Alisa dopo il lungo viaggio. Liuba stessa è scappata con i suoi bambini e si è annunciata come coordinatrice presso Helvetas per fornire beni di prima necessità alle centinaia di migliaia di profughi esausti che arrivano a Palanca. Per la piccola Alisa, questo soggiorno non è che una breve sosta nel difficile cammino verso una nuova vita. Presto prenderà un bus diretto a Bucarest con la sua famiglia, senza sapere quando potrà tornare a casa.

Marzo: adesso parlo io!

Shushanna Rani , Mitglied vom Aparajita Forum in Birampur Upazila, Bangladesch | © K M ASAD
© K M ASAD

L’8 marzo, festa della donna, è stato ricordato che bisogna continuare a unire le forze affinché uomini e donne godano degli stessi diritti. Su scala mondiale, le donne sono sottorappresentate nelle cariche politiche. Per loro, in Bangladesh, è molto difficile se non impossibile far sentire la propria voce in processi democratici o dibattiti politici. Eppure, quando Shushanna Rani parla coraggiosamente in un incontro con leader politici locali a Dinajpur, non lascia trapelare questa emarginazione sociale. Shushanna è membro del forum Aparajita, sostenuto da Helvetas su mandato della DSC, in cui donne appassionate di politica possono difendere i loro interessi a livello comunitario. Vengono coinvolti anche uomini che vogliono contribuire a questo sviluppo e che, per una volta, non hanno nulla in contrario a stare in secondo piano.

Aprile: prezzi alle stelle

Strassenverkäufer in Tripoli, Libanon | © Dalia Khamissy
© Dalia Khamissy

Comprare spensieratamente pane al mercato non è più immaginabile per la maggior parte degli abitanti di Beirut. Una volta considerato «la Svizzera del Vicino Oriente», oggi il Libano è sull’orlo del tracollo economico. La situazione già precaria da anni si è ulteriormente aggravata con l’esplosione avvenuta nel porto della capitale nel 2020 e con la pandemia di coronavirus. Prima della crisi, una focaccia araba costava circa un franco. Adesso, nove volte di più. I mutamenti climatici, il Covid-19 e la guerra in Ucraina mostrano la vulnerabilità del nostro sistema alimentare globale, che a causa dell’aumento dei prezzi ha catapultato milioni di persone nella miseria. Per poter disporre di cibo sano e sufficiente per tutti, l’agricoltura deve tornare a essere su piccola scala e più variegata. È il principio che segue anche Helvetas in Libano, dove sostiene famiglie di contadini nel passaggio a una produzione locale e sostenibile.

Maggio: pura gioia di vivere

Schulkinder in Antanabe, Madagaskar | © Felana Rajaonarivelo
© Felana Rajaonarivelo

Ad Antanabe, nel nord del Madagascar, la scuola è davvero divertente! Con esercizi ludici, i bambini acquisiscono informazioni preziose su igiene e salute. Dai rubinetti della loro scuola scorre da poco acqua potabile, e con essa le relative domande: perché l’acqua sporca fa ammalare? Come ci si lava correttamente le mani? Perché l’acqua potabile è così preziosa? Come devo conservarla a casa? Con l’ausilio di giochi di memoria, storielle, canzoni e giochi all’aperto, i bambini interiorizzano le novità appena apprese e le trasmettono agli altri membri della famiglia quando tornano a casa. Soprattutto le sorelle e i fratelli più giovani ne faranno tesoro, poiché anche qui vale lo stesso concetto come nel resto del mondo: i grandi fungono da esempio, e i piccoli lo seguono.

 

Giugno: al tavolo con i grandi

Pascale Baeriswyl vor den Vereinten Nation in New York, USA | © Keystone/Alessandro della Valle
© Keystone/Alessandro della Valle

Dopo anni di preparazione, la Svizzera è stata ufficialmente eletta nel Consiglio di sicurezza dell’ONU. Da gennaio 2023, sarà rappresentata per due anni da Pascale Baeriswyl, che a New York siederà in prima fila per discutere di guerre e crisi che affliggono il mondo. A quasi vent’anni esatti dall’entrata nelle Nazioni Unite, questa elezione è una vera e propria pietra miliare della politica estera svizzera. Alla luce della situazione tesa e dell’influenza dei membri con potere di veto, il margine di manovra della Svizzera resta piuttosto limitato. Con un pizzico di coraggio e di creatività, però, potrebbe riuscire a riportare sotto la luce dei riflettori conflitti dimenticati e a proporre nuove soluzioni. Non a caso, il Parlamento ha inserito nell’agenda del Consiglio federale la catastrofe umanitaria in Myanmar e il destino dei profughi Rohingya (temi di cui si occupa anche Helvetas).

Luglio: gioventù motivata

Elektrotechnik-Lernende, Tansania | © Franz Thiel
© Franz Thiel

Con motivazione a sufficienza e un metodo d’insegnamento attivo, le nozioni apprese restano impresse a lungo. È quanto emerge anche da uno studio pilota condotto dall’Università di scienze applicate di Zurigo in collaborazione con Helvetas in due scuole professionali statali della Tanzania centrale. Gli apprendisti in elettrotecnica affrontano svariati temi con l’ausilio della realtà virtuale: guardando attraverso i loro occhiali vedono da vicino il quadro elettrico, la lampada e altri oggetti, e possono così imparare, sperimentare e provare più volte in ogni momento e in ogni luogo attività potenzialmente pericolose prima di svolgerle realmente nella vita di tutti i giorni. Le nuove possibilità offerte dalle tecnologie più avanzate suscitano l’entusiasmo della maggior parte degli insegnanti e degli adolescenti. Il loro riscontro dettagliato aiuta a scoprire come applicare in modo sensato la realtà virtuale alla formazione professionale.

Agosto: una terra sommersa

Hilfsgüter für Flutopfer, Pakistan | © Helvetas Pakistan
© Helvetas Pakistan

In Pakistan era da quasi trent’anni che non pioveva più così intensamente come quest’estate: le inondazioni hanno spazzato via interi villaggi, oltre tre milioni di persone non hanno più una casa, i bambini non possono andare a scuola in quanto più di ventimila edifici scolastici sono inagibili, oltre 1600 persone hanno perso la vita, centinaia di migliaia di animali da reddito sono annegati, un milione e mezzo di case sono state danneggiate e due milioni di ettari di terreni agricoli sono stati sommersi. Cifre spaventose, che tuttavia non riescono a mostrare la sofferenza di ogni singolo colpito da questa catastrofe. Dal primo giorno, Helvetas è vicina a bambini, donne e uomini, distribuisce cibo, corredi per l’igiene, coperte e vestiti, installa impianti di depurazione e raggiunge con una squadra medica zone difficilmente accessibili. Parallelamente alle misure d’emergenza, si preparano già i passi successivi: per evitare una carestia, gli abitanti ricevono sementi affinché in settembre possano seminare come di consueto e assicurare come meglio possono il raccolto dell’anno successivo.

Settembre: pari opportunità in tutto il mondo

Neuza Yacussa, Schreinerin in Ausbildung, Mosambik | © Ricardo Franco
© Ricardo Franco

«Prima erano i miei fratelli a portare a casa la pagnotta, ora posso farlo anch’io», dichiara fieramente Neuza Yacussa. La giovane mozambicana si entusiasma quando sente parlare della formazione di falegname proposta da Helvetas. Ha sempre sognato costruire e da bambina desiderava diventare ingegnere edile. Helvetas affronta il problema della disoccupazione giovanile in Mozambico offrendo una breve formazione in professioni richieste. I partecipanti vengono così preparati al mondo del lavoro. Al termine dei corsi, i neodiplomati ricevono sostegno nella ricerca di un impiego rimunerato o nel progetto di mettersi in proprio. Dopo l’apprendistato, Neuza è stata assunta in un’azienda di lavorazione del legno e già dopo un mese i responsabili le hanno chiesto di diventare formatrice, cosa che le ha fatto guadagnare il rispetto dei suoi conoscenti. Con la sua storia, Neuza è diventata uno dei volti della campagna pubblicitaria «pari opportunità in tutto il mondo» di Helvetas.

Ottobre: negoziare con fiducia

Pongchi Souk, Teepflückerin aus Nongkinaly, Laos | © Ye Vue
© Ye Vue

E se fosse un raccolto particolarmente ricco il motivo di questo largo sorriso? Pongchi Souk, una raccoglitrice di tè, appartiene alla minoranza etnica Phunoi del villaggio Nongkinaly, nel nord del Laos. Nel suo quaderno è annotato il peso delle foglie di tè appena raccolte, che determina il salario ricevuto dalla settantenne per il suo duro lavoro svolto ogni giorno già dalle prime ore del mattino. In media una raccoglitrice di tè accumula quattro-cinque chilogrammi di foglie di tè a giornata, ma nei giorni migliori possono essere anche dieci o quindici chili. L’alta qualità del tè verde biologico di Nongkinaly lo rende molto apprezzato anche in Europa. Helvetas aiuta le contadine come Pongchi Souk a mantenere le proprietà del tè intatte anche durante la stagione dei monsoni, nonché a entrare in contatto con altre famiglie di coltivatori. Grazie alla cooperativa, le loro richieste assumono maggiore rilevanza al cospetto degli acquirenti e, facendo parte di un gruppo consapevole del proprio valore, Pongchi Souk può esigere un salario commisurato alle sue fatiche.

Novembre: sopravvivere all’inverno

Maria Koval aus Kopyliv, Ukraine | © Helvetas/Lesha Berezovskiy
© Helvetas/Lesha Berezovskiy

La cittadina di Makariv, nei paraggi di Kiev, è stata occupata dalle forze armate russe e molti dei suoi edifici sono stati danneggiati dalle bombe, come la casa di Maria Koval ad Andriivka. La donna ucraina vi ci abita da quando ha diciannove anni e ancora oggi vi risiedono diversi familiari, tra cui il pronipote, che Maria accudisce come meglio può. Affinché la famiglia possa superare l’inverno con temperature sotto zero, bisogna isolare la casa e assicurare l’approvvigionamento di acqua potabile. Ad Andriivka, venticinque abitazioni che presentano danni di lieve o media entità ricevono ognuna 1500 franchi per le riparazioni. Helvetas sostiene il ripristino di case danneggiate dalla guerra secondo il concetto «Cash for Repair»: le persone ricevono soldi e conoscenze con i quali possono aggiustare le loro case e la relativa infrastruttura – riscaldamenti, porte, finestre ecc. – affinché diventino nuovamente abitabili.

Dicembre: buone prospettive

Man Kumari Buda und Tochter Kristina Buda aus Jyamire, Nepal | © Simon B. Opladen
© Simon B. Opladen

La ventitreenne Man Kumari di Jyamire, in Nepal, sa che cosa vuol dire non avere accesso all’acqua potabile: alzarsi ogni giorno prima dell’alba, percorrere a piedi il lungo tragitto fino alla fonte, aspettare che il rigagnolo di acqua sporca riempia il bidone, affrontare il ripido pendio per tornare al villaggio con venticinque chili sulle spalle e ripetere di nuovo il tutto poche ore più tardi. Oggi, i figli della donna (nella foto Kristina, di quattro anni) bevono acqua dal rubinetto posto proprio vicino alla casa; acqua pulita, che non li fa più ammalare. Grazie a questa novità, Man Kumari può guardare al futuro con speranza: «Mi piacerebbe continuare la mia formazione e diventare maestra. Penso che riuscirei a insegnare bene ai bambini come diventare bravi membri della società». Un desiderio che adesso è molto più facile da realizzare.

Tutta la squadra di Helvetas vi augura di cuore Buon Anno – Une bonne et heureuse année 2023 – Ein gutes und glückliches 2023!

I progetti di Helvetas vengono realizzati grazie alle nostre donatrici e ai nostri donatori, e al sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC).