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Zurigo - 26 settembre 2019

Il Consiglio degli Stati manca di carattere: rinviata la decisione sulla responsabilità delle multinazionali responsabili

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Oggi il Consiglio degli Stati si è nuovamente arreso alla lobby delle multinazionali: con l'approvazione della mozione d'ordine Noser, la decisione sul controprogetto indiretto all'iniziativa per le multinazionali responsabili è stata rinviata. Il Comitato d'iniziativa critica con forza questa manovra elettorale.

Comunicato stampa dell'Associazione «Iniziativa per multinazionali responsabili» (KoVI). Helvetas è un'organizzazione sostenitrice di KoVI. 

Dopo due anni, 19 riunioni di commissione e due chiare adozioni da parte del Consiglio nazionale, il Consiglio degli Stati aveva oggi la possibilità di adottare un compromesso ampiamente condiviso. Questo compromesso avrebbe sì indebolito l’Iniziativa per multinazionali responsabili, ma avrebbe permesso di stabilire delle norme chiare contro le peggiori violazioni dei diritti umani commesse dalle multinazionali.

La Conferenza dei Capi dei Dipartimenti cantonali dell'Economia Pubblica (CDEP), grandi settori dell'economia, tra cui Coop, Migros e Manor, ma anche organizzazioni come la Fédération des entreprises romandes (FER) e il Groupement des Entreprises Multinationales (GEM) avevano espresso il proprio sostegno al controprogetto. I promotori avevano anche annunciato l'intenzione di ritirare l'niziativa in caso di adozione definitiva del controprogetto.

Dick Marty, copresidente del Comitato d'iniziativa, ha commentato: "Con la decisione odierna, è chiaro che la maggioranza del Consiglio degli Stati non vuole un compromesso e cerca sempre nuove scuse. Questo danneggia la credibilità della politica." Poco prima del dibattito odierno, nello spazio di 40 ore, più di 50.000 persone hanno firmato una lettera di protesta contro la tattica dilatoria del consigliere agli Stati Ruedi Noser.

Il disegno di legge del Consiglio federale sull’obbligo minimo per le multinazionali di pubblicare un rapporto, usato come pretesto per rinviare la discussione, è del tutto insufficiente e costituisce un semplice alibi. Questa promessa non è nuova: dal 2014, a intervalli regolari, il Consiglio federale annuncia che elaborerà un disegno di legge in tal senso.

Il sostegno all'Iniziativa per multinazionali responsabili continua a crescere. Oltre alle 114 organizzazioni della società civile, l'iniziativa può contare sull'appoggio di un comitato dell’economia composto da oltre 140 imprenditori, da organizzazioni ombrello delle Chiese cattoliche e protestanti e di molti altri attori ecclesiastici, di un nuovo "Comitato borghese per le multinazionali responsabili" appena costituito, per non parlare del coinvolgimento di migliaia di cittadini riuniti in 250 comitati locali. Gli iniziativisti rimangono fiduciosi in vista di una campagna di votazione e mantengono con determinazione il proprio impegno a favore dell'Iniziativa.