© HELVETAS Benin
Balerna - 16 luglio 2018

Acqua pulita in Benin, grazie a Helvetas e ai cittadini luganesi

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Anche nel 2018 la Città di Lugano per tramite delle sue Aziende Industriali di Lugano (AIL SA) sostiene la diffusione dell’acqua pulita e dell’igiene a favore delle popolazioni più indigenti. Con un sostegno di 12'000.- franchi al progetto QualiEau, realizzato da Helvetas in Benin, tutte le cittadine e i cittadini del Luganese contribuiscono così a migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone nel Nord del Paese.

Nel 2018 i cittadini e le cittadine del Luganese sostengono l’accesso all’acqua pulita e all’igiene a beneficio delle popolazioni più svantaggiate del Nord del Benin, con un contributo di 12'000.- franchi raccolto dalle AIL SA attraverso l’iniziativa Centesimo di solidarietà. Grazie a questo progetto, per ogni metro cubo d’acqua consumato in un anno a livello comunale, viene devoluto un centesimo di franco a favore di progetti che garantiscono la fornitura idrica nei Paesi più poveri, migliorando concretamente le condizioni di vita delle popolazioni locali.

In questo modo i cittadini e le cittadine del Luganese contribuiscono alla realizzazione del progetto QualiEau di Helvetas, che entro il 2019 intende garantire l’accesso all’acqua pulita a circa 20'000 persone nel Nord del Benin. Il progetto punta in particolare a costruire o ristabilire pozzi per l’approvvigionamento idrico, che in parte funzionano a energia solare. Inoltre, viene promossa l’igiene pubblica con la costruzione di latrine pubbliche e private, nonché attraverso la sensibilizzazione sui comportamenti igienici corretti.

Aspetto centrale del progetto è il lavoro di partenariato con le autorità, le comunità, i comitati acqua e gli artigiani del Benin. Infatti, solo trasmettendo agli attori locali le competenze e le responsabilità relative alla gestione dei servizi idrici e igienici è possibile ottenere un cambiamento significativo e durevole per la popolazione rurale. Solo nel 2018 è stato così possibile costruire nove nuovi pozzi funzionanti tramite pompe a mano e ristabilirne 15 già esistenti. Quattro di questi ultimi funzionano a energia solare e ognuno di essi permette un accesso all’acqua pulita ad almeno 300 persone.

 

Per domande:

© Maurice K. Grünig
Partenariato progetti e filantropia
Rodolfo Penne

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