Nonostante i grandi progressi compiuti nell’approvvigionamento idrico, in Nepal circa la metà delle persone non ha accesso all’acqua pulita e ai servizi igienici vicino a casa. Le donne, spesso aiutate dai bambini, devono dedicare molto tempo al trasporto delle taniche d’acqua; tempo che invece potrebbero impiegare per un lavoro o per lo studio.
Nelle regioni discoste del Nepal, grazie al sostegno di donatori e donatrici come lei, Helvetas si impegna insieme alle autorità e alle comunità locali per rendere accessibili le risorse idriche e distribuirle equamente. A tal fine, ad esempio, vengono definite regole comuni per un utilizzo efficiente e per la protezione dei bacini.
Al centro dell’operato di Helvetas ci sono le fasce di popolazione più vulnerabili e le donne. Con il tempo risparmiato grazie alla vicinanza dei pozzi, per queste ultime si aprono nuove possibilità di guadagno, e quindi prospettive di un futuro libero dalla miseria per le loro famiglie.
Le donne possono per esempio coltivare un orto o irrigare i campi e ottenere raccolti migliori, mentre i bambini a scuola imparano le basi dell’igiene e trasmettono poi tali conoscenze a casa. L’accesso all’acqua, i servizi igienici e l’educazione contribuiscono a migliorare la salute della popolazione di interi villaggi e costituiscono la base per il loro sviluppo.
Cibo sano e futuro
Come molti nepalesi, il marito di Man Kumari lavora e vive all’estero. La ventitreenne è rimasta con i due figli Kristina (quattro anni) e Laxman (un anno) e i suoceri a Jyamire, un villaggio nel distretto di Dailekh situato a 1400 metri di altitudine tra pini ed ebani di montagna. Ogni superficie disponibile è coltivata con cereali, ortaggi o banani.
Le 30 famiglie che abitano a Jyamire beneficiano dal 2021 del nuovo sistema di approvvigionamento idrico. In precedenza, il villaggio non disponeva praticamente di alcuna infrastruttura e in estate spesso soffriva di penuria idrica. L’acqua veniva raccolta soprattutto dalle donne presso fonti discoste, ma era di cattiva qualità. Nonostante venisse bollita prima del consumo, le persone si ammalavano e spesso i bambini piccoli morivano.
Con il nuovo sistema idrico molte cose sono cambiate. La popolazione è stata coinvolta sin dalla pianificazione e dalla costruzione, il che ha rafforzato lo spirito comunitario. Anche Man Kumari ha collaborato attivamente e ora è felice di disporre di acqua pulita in abbondanza; ciò significa più tempo per la famiglia e per la coltivazione dell’orto.
Man Kumari, Jyamire, Nepal
«Nel mio orto pianto patate, cavoli, cipolle, aglio e fagioli. Anche prima avevo un orto, ma molto piccolo. Ora coltivo diversi tipi di piante, vendo parte del raccolto al mercato e ho più soldi a disposizione. L’abbondanza di acqua ci permette di coltivare anche grano, mais e orzo, e di allevare una mucca, alcuni bufali, capre e galline. Adesso mangiamo molte più verdure, mentre prima c’erano solo fagioli, patate, riso e lenticchie.»
Su richiesta degli abitanti del villaggio, Man Kumari ha assunto il ruolo di cassiera del comitato acqua locale. Il responsabile della distribuzione equa dell’acqua, della riscossione delle tasse e delle riparazioni consegna il denaro a Man Kumari, che si occupa di portarlo in banca e aggiornare la contabilità. In futuro, questi fondi saranno utilizzati per la manutenzione del sistema.
L’accesso all’acqua ha rivoluzionato la vita degli abitanti di Jyamire. Man Kumari è talmente fiduciosa da esprimere i suoi desideri per il futuro: «Vorrei continuare la mia formazione di insegnante e fare in modo che i miei figli abbiano una buona istruzione».